COSA FARE AD ASSISI

Assisi non ha bisogno di lunghe presentazioni. È una delle destinazioni più conosciute d’Italia, la città di San Francesco e Santa Chiara, un luogo sacro, meta di pellegrinaggi a livello mondiale.
È anche una delle città più belle e suggestive del nostro Paese e dunque una tappa imperdibile in occasione di un viaggio in Umbria. Assisi è una città che colpisce e che non si dimentica. L’ideale sarebbe viverla con lentezza, ma se proprio non fosse possibile, anche un giorno potrebbe bastare per scoprire le sue principali bellezze.

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La Basilica di San Francesco
Patrimonio UNESCO dal 2000, la sua bellezza e ricchezza sono note al mondo, ma nulla può preparare all’emozione di trovarsela di fronte.
La Basilica di San Francesco è composta da due chiese sovrapposte che creano un insieme sorprendentemente imponente e ricercato, che un po’ stride con il rigore e la povertà predicate dal Santo.


La Basilica inferiore, caratterizzata da un’unica navata e da bassi soffitti a volte, offre un ambiente intimo e raccolto, che invita alla preghiera. Ogni centimetro qui è completamente affrescato dalle opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte. Vi cito brevemente il ciclo delle Storie di San Martino dipinto da Simone Martini, la Cappella della Maddalena opera di Giotto, la Maestà di Cimabue nel transetto destro, le Storie dell’infanzia di Cristo dipinte da Giotto e quelle della Crocefissione da Pietro Lorenzetti.

Da qui una scala conduce alla Cripta con i resti di San Francesco. Protetto da due grate in ferro battuto è un semplice sarcofago di pietra inserito nel pilastro sottostante l’altare maggiore della Basilica inferiore. Sopra la tomba brucia una lampada alimentata con l’olio offerto ogni anno da una regione italiana diversa in occasione del 4 ottobre, giorno di San Francesco.

La Basilica Superiore, che presenta una facciata a capanna molto semplice, stupisce per lo sviluppo verticale degli interni, caratterizzati da una lunga navata scandita da archi a sesto acuto e volte a crociera che richiamano lo stile gotico.
 Qui si trovano i celebri affreschi di Giotto che illustrano, in 28 quadri, la vita di San Francesco e altre opere di Cimabue.



Come visitare la Basilica di San Francesco

Il primo suggerimento è quindi di andarci al mattino presto, inserendola come prima tappa del vostro itinerario di un giorno ad Assisi.
Il secondo è quello di dedicarle almeno due ore di tempo per poterne apprezzare appieno la grandezza, magari usufruendo di una visita guidata che vi svelerà tutti i suoi segreti. La Basilica organizza delle visite guidate con i frati prenotabili in loco all’ufficio informazioni, ma trovare posto all’orario che desiderate non sarà facile. In alternativa è possibile prenotare delle visite guidate organizzate della Basilica di San Francesco, ottimizzando così i tempi di visita.
L’ingresso individuale alla basilica è gratuito.

Basilica di Santa Chiara
Imponente e molto austera è, invece, la Basilica di Santa Chiara, la giovane fondatrice dell’Ordine delle Clarisse.
La sua costruzione fu avviata nel 1257, tre anni dopo la sua morte, nel luogo in cui sorgeva la chiesa di San Giorgio, ora inglobata nella nuova struttura, e dove venne sepolto provvisoriamente Francesco.

L’edificio si caratterizza per le fasce rosa e bianche in pietra del Subasio che ne decorano la facciata dalle linee semplici e squadrate, interrotte solo dal rosone e dal timpano superiore. Gli enormi archi rampanti laterali furono aggiunti più tardi, a fine ‘300.
L’interno ha una navata unica che termina in un transetto ai cui lati si aprono le due cappelle: quella di Sant’Agnese d’Assisi che accoglie la tavola di Santa Chiara e quella di San Giorgio in cui è custodito il Crocifisso proveniente dalla chiesa di San Damiano, che parlò a San Francesco ordinandogli di “restaurare la sua Chiesa”.
Nella cripta è conservato il sarcofago in cui riposano le spoglie di Santa Chiara.




La Chiesa Nuova

Piccola e deliziosa, la Chiesa Nuova sorge nel luogo in cui si pensa sorgesse la casa paterna di Francesco. La facciata barocca risale ai primi del ‘600 e guarda sull’omonima piazzetta in cui si trova un monumento in bronzo che ritrae i genitori di San Francesco. All’interno è ancora visibile il “sottoscala” dove la statua di un giovane Francesco ricorda che qui il padre lo rinchiuse dopo aver venduto a Foligno le stoffe e il cavallo per restaurare la chiesetta abbandonata di San Damiano.

Il Convento adiacente ospita un piccolo Museo francescano e un’importante Biblioteca; sono inoltre ancora visibili alcuni ambienti della casa originale.



La Cattedrale di San Rufino

La Cattedrale di San Rufino, conosciuta anche come Duomo di Assisi, fu costruita nell’VIII secolo nel luogo che pare fosse l’antico foro romano di Asisium, là dove si trovava il tempio della Bona Mater. La sua facciata è ritenuta uno dei massimi esempi di stile romanico umbro e si caratterizza per i tre rosoni e i tre portali.
L’interno fu ristrutturato nel 1566 dall’architetto perugino Galeazzo Alessi che ne modificò radicalmente l’assetto originale a cui seguirono altri grossi interventi nei secoli successivi.
Oggi i suoi interni sono abbastanza spogli, ma all’inizio della navata destra rimane il fonte battesimale in cui furono battezzati San Francesco e Santa Chiara e si può osservare anche la cisterna romana perfettamente conservata, posta alla base della costruzione. Accanto alla cattedrale si trova il museo diocesano e la cripta di San Rufino. 



Tempio di Minerva
Nello splendido scenario della piazza del Comune, addossata alla Torre del popolo, stupisce la presenza di sei possenti colonne sormontate da capitelli in stile corinzio che si ergono su una scalinata che dà accesso al pronao di un antico tempio. Un’edificio inusuale qui ad Assisi, che affascinò molti artisti e viaggiatori tra cui Goethe che lo descrisse con entusiastiche parole nel suo “Viaggio in Italia”.
Si tratta della Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, una chiesa che Papa Paolo II adibì a culto nel 1539, realizzata proprio in un antico tempio romano.
Oggi l’interno stupisce per il suo colore azzurro intenso tra cui spiccano le decorazioni in stucco dorato che caratterizzano anche l’altare maggiore.




  • San Damiano

La Chiesa di San Damiano, dedicata al Santo, martire e medico siriano, il cui culto (assieme a quello del fratello san Cosma) si diffuse in Occidente dal V secolo, in origine era un priorato benedettino documentato dal 1030, passò all'inizio del XII secolo tra i possedimenti del capitolo della Cattedrale di San Rufino. Questo edificio, eretto accanto ad uno ospizio per i pellegrini diretti a Roma, è il luogo della vocazione di san Francesco (1205).Il Convento di San Damiano continuò ad ospitare una comunità di frati che lo tennero fino alla soppressione post-unitaria del 1860. Nel 1879, il complesso conventuale fu riscattato da Lord Ripon, che lo affidò all'Ordine dei Frati Minori, ai quali è stato definitivamente donato nel 1983. Attualmente è sede di Noviziato.Il crocifisso di San Damiano è un’icona molto importante per la religione cattolica oggi è custodito nella chiesa di Santa Chiara. Davanti a questo simbolo, Francesco d’Assisi ha ricevuto la richiesta da parte di Gesù di restaurare la sua Casa. Così, durante un semplice atto di preghiera, San Francesco comprende che qualcosa in lui è cambiato e che sarà compito suo diffondere tra le persone la parola del Signore.

  • Eremo delle Carceri

L'eremo delle Carceri è il luogo in cui san Francesco d'Assisi e i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare. Situato a 4 chilometri da Assisi, a 791 metri di altitudine sulle pendici del monte Subasio, l'eremo delle Carceri sorge nei pressi di alcune grotte naturali, frequentate da eremiti già in età paleocristiana.

 

  • Santuario di Rivotorto

il santuario di Rivotorto sorge a Rivotorto, ai piedi del monte Subasio, poco lontano da Santa Maria degli Angeli. All'interno del santuario è stato ricostruito quello che viene chiamato il Tugurio, luogo dove Francesco D'Assisi e i suoi primi compagni si stabilirono per pregare, meditare, lavorare agli albori della Fraternità Francescana, e infatti tale momento è ricordato con un'incisione in pietra all'ingresso, HIC PRIMORDIA FRATRUM MINORUM (qui gli inizi dei frati minori). Il santuario protegge i resti ristrutturati di due piccole costruzioni in pietra, senza alcun ornamento, dentro le quali secondo la tradizione si rifugiavano Francesco e i compagni.

  • Chiesa di Santa Maria Maggiore

La chiesa di Santa Maria Maggiore, Santuario della Spogliazione (anche chiamata Vescovado dai locali) è un luogo di culto cattolico di Assisi. Si tratta dell'antica cattedrale della Diocesi umbra. Essa risale all'XI-XII secolo, ma fu costruita su un edificio più antico, di epoca paleocristiana, a sua volta edificato su una domus di epoca romana (la cosiddetta domus di Properzio).Dal 6 aprile 2019, dopo alcuni giorni di preparazione e con alcuni momenti di preghiera nella basilica inferiore di San Francesco e in San Rufino, i resti del beato Carlo Acutis riposano qui, all'interno di un monumento bianco nella navata destra.

  • Santa Maria degli Angeli

Iniziamo a spostarci verso il territorio circostante e ci fermiamo a 4 km dal centro della città, in un altro luogo iconico dell'ordine francescano. Là dove una volta sorgeva la piccola chiesetta della Porziuncola, in cui Francesco radunava i suoi fratelli e compose il Cantico delle Creature, oggi sorge la splendida Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. L'edificio conserva ancora la suo interno la piccola chiesa da cui il Santo mosse i primi passi per la sua conversione, permettendoti oggi di osservarla in tutta la sua onirica bellezza.

Per volere del Papa san Pio V (1566-1572), al fine di custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di san Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 viene edificata la grande Basilica di S. Maria degli Angeli.La facciata viene rielaborata radicalmente su un progetto di Cesare Bazzani, con l'intento di conferirle una monumentalità degna dell'importanza del Santuario. Questa è inaugurata l'8 giugno 1930 e alla sua sommità viene collocata un'imponente statua della Vergine in bronzo dorato.

  • Palazzo Vallemani e Pinacoteca Comunale

Considerato il più bel edificio di Assisi, Palazzo Vallemani è un'altra delle opere architettoniche che si affacciano sulla Piazza del Comune, rendendola decisamente incantevole. All'interno potrai visitare la Pinacoteca Comunale, dove sono esposti alcuni importanti affreschi del periodo medioevale e rinascimentale, che provengono da edifici sia religiosi che civili di tutta l'area di Assisi. La Pinacoteca fu istituita immediatamente dopo l'Unità d'Italia, con l'obiettivo di salvaguardare proprio questo tipo di opere artistiche tra cui una Maestà, che si ipotizza sia opera di Giotto, e diversi dipinti realizzati dal Perugino.


 

  • L a Rocca Maggiore di Assisi

Elemento portante della storia culturale e politica di Assisi è sicuramente la Rocca Maggiore, che si erge maestosa sopra la città. Fu costruita 800 anni fa da Federico Barbarossa per poi essere distrutta dalla popolazione in rivolta, quando Assisi passò dalla parte dei Guelfi e di Papa Innocenzo III. A metà del 1300 venne ricostruita per volere del Cardinale d'Albornoz e ampliata e modificata nei secoli successivi, fino al 1600 quando venne definitivamente abbandonata. Oggi ti offre la possibilità di osservare Assisi da una prospettiva magica, dall'alto, mentre passeggi lungo le sue mura secolari, immaginando come doveva essere la visuale nel periodo medioevale.

  • La Piazza del Comune

Assisi non è composta solamente da luoghi dedicati alla spiritualità ma possiede anche altre interessanti opere architettoniche che raccontano e celebrano la storia della città. Ne è un perfetto esempio la Piazza del Comune, su cui si affacciano alcune importanti costruzioni, come ad esempio lo splendido Palazzo del Capitano del Popolo, con la sua Torre che svetta sui tetti cittadini. Questo edificio fu costruito per ospitare la famiglia di colui che avrebbe ricoperto l'omonimo ruolo politico durante il periodo della sua carica. Alla base della Torre puoi osservare una lapide risalente all'epoca medievale, realizzata in pietra rossa del Monte Subasio, dove sono incise le misure di riferimento di mattoni, quadrelli e coppi, prodotti tipici di Assisi durante quell'epoca. Completano la bellezza della piazza la Fontana dei Tre Leoni e il Palazzo dei Priori, che oggi ospita il Municipio cittadino.

  • La Gastronomia ....

Poi siamo in Umbria, quindi c’è una grande tradizione di ospitalità e una gastronomia con prodotti di eccellenza. ci sembrano motivi sufficienti per pensare ad una visita nella cittadina umbra.


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